Decreto Energia, la bozza: rinnovabili, fotovoltaico, rigenerazione, prezzi dei materiali, efficienza energetica

Le norme introdotte – si legge nel comunicato stampa dell’Esecutivo – mirano a sostenere la ripresa economica e a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno dispiego. Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

Ecco alcune fra le novità introdotte:

IMPRESE ENERGIVORE: CREDITO DI IMPOSTA AL 20%

Il decreto Energia prevede  un contributo straordinario per le imprese energivore basato sul credito d’imposta che riguarda solo le aziende che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento nel 2019: in questo caso il credito di imposta è pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il tutto per 700 milioni di euro di maggiori oneri.

LUCE E GAS

Nel dettaglio il provvedimento stanzia nuove risorse per azzerare gli oneri di sistema nelle bollette elettriche. La misura interesserà le utenze domestiche e non in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Simile intervento sulle bollette del gas, che vendono assieme al taglio degli oneri generali anche una riduzione dell’IVA al 5%. A cui si aggiungono nuovi fondi per il rafforzamento dei bonus sociali.

FONDO RINNOVABILI PMI

Il provvedimento istituisce un fondo da 267 milioni di euro – da gestire tramite apposita contabilità speciale – con cui promuovere progetti di produzione energetica rinnovabile e autoconsumo a livello delle piccole e medie imprese.

SEMPLIFICAZIONI PER FV E GEOTERMIA

Nuovo iter facilitato per l’installazione del fotovoltaico sugli edifici, sia pubblici che privati. Il Decreto introduce infatti un modulo unico semplificato per gli impianti sino a 200 kW di potenza. Il DL incarica anche il Ministero della transizione ecologica di stabilire le prescrizioni per la posa in opera delle sonde geotermiche negli impianti domestici di riscaldamento e climatizzazione. Prevedendo un procedura abilitativa semplificata in caso di impianti con una potenza sotto i 2 MW

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