Le Pompe di Calore
abbatterebbero il consumo energetico delle famiglie e le emissioni di CO2.
Nell’Unione europea, il riscaldamento degli edifici rappresenta quasi il 40% del consumo finale di energia e il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia.
Gli edifici residenziali rappresentano circa i due terzi di questo consumo energetico finale e circa il 70% delle emissioni di gas serra.
Le pompe di calore emettono meno gas serra e forniscono un’efficienza maggiore rispetto alle caldaie tradizionali che funzionano a gas o gasolio, riducendo di solito le bollette del riscaldamento.
Per facilitare e accelerare la diffusione di questa tecnologia, la Commissione europea sta lavorando al piano d’azione che prevede di:
- rafforzare il partenariato tra la Commissione e i paesi Ue e l’industria del settore
- migliorare la comunicazione con tutti i gruppi di interesse e facilitare il partenariato di competenze per l’introduzione delle pompe di calore
- garantire un quadro normativo e politico favorevole e finanziamenti accessibili.
Il funzionamento di una pompa di calore è semplice: si tratta di una macchina frigorifera che preleva il calore da sorgenti esterne – come aria, acqua o suolo – e, attraverso cambiamenti di stato e cicli di compressione paragonabili a quelli di un frigorifero, produce la climatizzazione e l’acqua calda sanitaria.
L’energia necessaria per il funzionamento di questo sistema è quella elettrica, evitando così combustione e rilascio di gas e CO2 nell’atmosfera.
Tutti i vantaggi della pompa di calore
- Produzione di riscaldamento in inverno e climatizzazione in estate
- Produzione di acqua calda sanitaria
- Semplici da installare e necessitano di poca manutenzione
- Ecosostenibilità: basso impatto ambientale. L’elettricità necessaria per alimentare una pompa di calore è minima e può essere prodotta da un impianto di energia rinnovabile, come il fotovoltaico.